Alpe Devero |
L'alpe Devero si trova alla testata dell'omonima valle che scende ad innestarsi nel tronco della Valle Antigorio all'altezza di Baceno. La lunga catena montuosa che corre a sud della Punta d'Arbola separa la Val Devero dalla Formazza e dall'Antigorio a est, mentre le montagne che si sviluppano ad ovest e si alzano con poderosi e arditi contrafforti (punte della Rossa e di Crampiolo, Monte Cervandone, gruppo di Cornera e di Boccareccio Helsenhorn) la collegano alla conca di Veglia e la separano dalla Binntal a nord. Numerosi valichi fortemente incisi e percorsi da buoni sentieri (passi di Boccareccio, di Cornera e della Rossa, Bocchetta d'Arbola) permettono l'accesso alla Binntal con cui nei secoli i montanari di Devero hanno avuto stretti legami e frequenti contatti. La Scatta d'Orogna e il Passo di Valtendra portano in Veglia, mentre la Scatta Minoia porta nella conca di Vannino e in Formazza; la Bocchetta della Valle permette di accedere all'alto bacino di Busin e quindi di scendere a Vova in Antigorio; la Bocchetta della Scarpia porta all'altipiano di Pojala e quindi ad Agaro o a Salecchio per lo storico Passo del Muretto. La valle percorsa dal torrente Devero è molto interessante dal punto di vista morfologico per le profonde forre di incisione fluvioglaciale e per la presenza dei valloni laterali pensili (Bondolero, Buscagna, Codelago ed Agaro). Tutta la valle è uno stupendo libro aperto scritto dalla natura per raccontarci la storia delle Alpi e illustrato dai colori di un ambiente mai monotono. Gli insediamenti abitati principali di Devero sono tre: Ai Ponti, all'ingresso della piana, Pedemonte, ai piedi della gradinata della Val Buscagna, e Canton, al bordo del lariceto e circondato da massi che documentano una gigantesca frana preistorica. Numerose locande e pensioni sono aperte tutto l'anno per cui Devero è di fatto sempre abitato: è il risultato della valenza turistica che l'alpe ha acquisito negli ultimi decenni. Le sciovie del Monte Cazzola, grazie anche a condizioni d'innevamento ottimali in tutta la stagione, attraggono ogni anno schiere crescenti di sciatori, mentre una buona pista di sci da fondo corre nella piana e tra i larici. In primavera Devero offre itinerari scialpinistici conosciuti e frequentati da appassionati provenienti da tutta l’Europa. Pedemonte è l'insediamento meglio conservato con le belle case di pietra e legno addossate le une alle altre, raggruppate a ridosso del lariceto che sale in Buscagna e ai margini della piana prativa dell'alpe. Più su, venti minuti a piedi lungo una bella mulattiera, un'altra conca verde: è Crampiolo, ai piedi del Montorfano che separa i due rami del lago di Codelago, con baite e stalle distribuite ai margini di prati da sfalcio considerati tra i più belli delle Alpi. Oggi a Devero arriva la strada che inizia nei pressi della centrale di Goglio e, dopo aver forato con due tunnel la montagna, raggiunge l'ingresso della piana di Devero. Iniziata negli anni '70 del Novecento, ha suscitato un acceso dibattito sulla sua opportunità. Oggi la strada c'è e questo apre un nuovo futuro turistico per l'alpe fiorita che si trova ad essere protagonista di un coraggioso tentativo di compatibilità tra sviluppo economico per le popolazioni locali e tutela ambientale. |