Il Landschaftspark Binntal (Parco Paesaggistico della Valle di Binn) |
Lontano dalla strada che conduce a Goms in Vallese, sulla sponda sinistra dei Rodano, si situano i tre comuni di Grengiols, Ernen e Binn. Questi antichi paesi e piccoli villaggi sono molto ben conservati, tanto che sono stati riconosciuti luoghi di interesse nazionale. Muhlebach, infatti, può vantare il più antico nucleo abitato di costruzioni in legno di tutta la Svizzera. Nel 1964 il comune di Binn decise di tutelare l’alta valle con vincoli di gestione ambientale per la protezione della natura. Venne firmato un accordo con la Lega Vallesana per la Protezione della Natura, con il Club delle Alpi e con la Protezione Ambientale allo scopo di evitare la secca del torrente Binna per mezzo di un impianto idroelettrico e di incrementare altre fonti di reddito, come il turismo escursionistico e l'economia agro-pastorale. Emergenze naturalistiche della Binntal sono la ricchezza di minerali e le peculiarità della flora alpina. Numerosi interventi contribuirono a valorizzare la zona: l’installazione di linee elettriche sotterranee, la riduzioni del traffico stradale, il restauro del vecchio Hotel Ofenhorn e nuove coltivazioni su terreni abbandonati. Il progetto che ha dato vita al Landschatspark Binntal (Parco Naturale della Valle di Binn) è stato avviato nel 2002 e tutela il territorio dei comuni di Binn, Ernen, (incluso Ausserbinn, Muhlebach, Steinhaus) e Grengiols. Circa 1200 persone vivono tutto l'anno nei tre comuni dei parco. Di questi soltanto 270 all'interno dei tre comuni. Molti sono infatti pendolari nel distretto industriale di Briga, Naters e Visp. Siccome ci sono molte poche opportunità di lavoro, i tre comuni soffrono da anni dei fenomeno dello spopolamento, soprattutto da parte delle persone più giovani, che si spostano dal territorio dei parco per motivi di formazione e per guadagnarsi da vivere. I comuni e la maggior parte della popolazione vedono nel Parco Naturale della Valle di Binn un’occasione per rivitalizzare l'economia regionale e per sviluppare nuove opportunità, ad esempio nell'ambito dei turismo naturale e culturale oppure con la lavorazione dei prodotti agricoli.
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