Le rocce |
Pagina 1 di 8 L'interpretazione geologica delle Alpi e di questo territorio in particolare ebbero un consistente impulso a seguito della realizzazione del traforo del Sempione, grazie alla possibilità di tarare e confrontare i dati di superficie con le osservazioni e i rilevamenti in profondità lungo il tracciato della galleria. Il massiccio del Sempione, l'alta Val d'Ossola, il limitrofo territoro vallesano, con cime elevate anche oltre i 3500 metri e valli che intagliano profondamente l'edificio alpino, rappresentano un’eccezionale sezione geologica naturale attraverso il sistema di falde sovrapposte che costituiscono le unità più profonde della catena alpina. A Maiesso, alla confluenza tra la Valle Devero e la Valle Antigorio, tra Baceno, Premia e Crodo, affiora con una formazione a cupola lo Gneiss di Verampio, detto anche Elemento 0. Rappresenta l’elemento tettonico più profondo conosciuto dell’intero edificio alpino. Fig: profilo semplificato (da Schardt e Preiswerk, 1908, modificato da Castiglioni, 1958) rapresentante le varie unità tettoniche e che rivela la sovrapposizione di grandi pieghe anticlinali coricate, dette anche falde di ricoprimento |