La peridotite di Finero PDF Stampa E-mail
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Scritto da Paolo    marted́ 12 giugno 2007

Si tratta di una roccia dal colore verde chiaro in frattura fresca, o rossiccia sulle superfici di alterazione (a causa dell'alta percentuale di ferro). In questo affioramento è costituita quasi esclusivamente da olivina, per cui la roccia prende il nome di dunite. Questa roccia è caratteristica del mantello terrestre, e grazie al fatto che contiene spinello, è caratteristica del mantello a profondità comprese tra i 40 e i 100 chilometri di profondità.

Come una roccia così profonda sia riuscita a raggiungere la superficie terrestre è ancora materia di discussione. Sicuramente l'orogenesi varisica ed alpina da sole non sono state sufficienti, e diversi meccanismi sono invocati per la sua messa in posto. Ha una densità decisamente superiore alla media delle rocce esposte sulla crosta terrestre (3.3 t/mc, contro 2.6 t/mc), è estremamente refrattaria grazie alla grande quantità di magnesio presente nel reticolo dell'olivina, ed ha una grande capacità termica.

Il sentiero geologico, attrezzato con pannelli esplicativi e targhette di riconoscimento,  Finero – Provola – Daila con eventuale proseguimento a Creves, consente di realizzare una delle più belle e più note passeggiate geologiche tra le rocce della crosta continentale profonda e del mantello subcontinentale

Ultimo aggiornamento ( marted́ 12 giugno 2007 )  
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