COSA E' INTERREG III?


Interreg III č un iniziativa comunitaria del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per la cooperazione tra regioni dell'Unione europea per il periodo 2000-2006.

L'obiettivo della nuova fase di Interreg č di rafforzare la coesione economica e sociale nell'Unione europea promuovendo da un lato la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale e dall'altro lato lo sviluppo equilibrato del territorio.

Una particolare attenzione č riservata all'interesse delle regioni ultraperiferiche e delle regioni situate lungo le frontiere esterne dell'Unione europea verso i paesi candidati all'adesione.

Interreg III, che dispone di una dotazione complessiva di 4,875 miliardi di euro (prezzi 1999), si compone di tre sezioni: 

Altri programmi nell'ambito dell'articolo 53 degli orientamenti:


INTERREG III A - Italia/ Svizzera

La Commissione europea ha deciso di partecipare attivamente allo sviluppo della cooperazione transfrontaliera tra Italia e Svizzera intervenendo nel finanziamento del programma di cooperazione Interreg III/A a favore dei suddetti paesi, nel periodo che va fino al 2006. Il programma interessa tutti i territori situati sulla frontiera esterna tra l'Italia e la Svizzera e riguarda un tratto di confine che si estende per 706 chilometri, in prossimitā del quale vivono 4 milioni di persone (81 % in Italia e 19 % in Svizzera).
Il programma ha una dotazione complessiva di 74,44 milioni di euro. Il contributo comunitario č di 25,56 milioni di euro e il contributo del settore privato č di 23,32 milioni di euro. 

Prioritā d'azione

L'obiettivo principale del programma consiste nel rafforzare il processo di cooperazione transfrontaliera, per favorire l'integrazione delle zone di confine, stimolare uno sviluppo equilibrato e duraturo, tenendo conto della tutela dei delicati ecosistemi alpini, e per aumentare gli scambi tra le zone di confine, sia a livello istituzionale sia a livello economico e sociale. Per raggiungere questo obiettivo il programma prevede quattro prioritā principali.

Prioritā 1: sviluppo equilibrato e sostenibile dell'economia della zona transfrontaliera
Questa prioritā comprende svariate misure che mirano rispettivamente a sostenere lo sviluppo delle aree rurali, lo sviluppo della cooperazione tra i diversi sistemi produttivi locali e lo sviluppo di un settore turistico integrato. Il programma, quindi, prevede l'adozione di misure destinate a valorizzare il ruolo multifunzionale dell'agricoltura, per favorire l'integrazione economica dei sistemi produttivi transfrontalieri e promuovere un'offerta turistica che possa essere integrata e gestita al di lā dei confini nazionali.

Prioritā 2: azioni di cooperazione per la gestione del territorio e per la tutela del patrimonio naturale e culturale
L'obiettivo di questa prioritā č di potenziare, valorizzare e conservare il patrimonio naturale e culturale dei due paesi. Per raggiungere questo obiettivo sono state adottate misure volte ad attuare una gestione sostenibile del territorio e a conservare e valorizzare le risorse ambientali. Sono state adottate, inoltre, misure volte a valorizzare le realtā artistiche, culturali e architettoniche comuni e a migliorare le infrastrutture e i trasporti.

Prioritā 3: Rafforzamento della cooperazione nel campo degli affari culturali, sociali e istituzionali
L'intensificazione della cooperazione in campo culturale, sociale e istituzionale fa riferimento principalmente allo sviluppo coordinato delle risorse umane e all'integrazione delle diverse popolazioni e servizi. Vengono quindi adottate misure volte a stimolare iniziative di formazione coordinate, che tengano conto delle particolaritā locali, che rispettino la paritā e favoriscano le nuove generazioni. Vengono adottate anche misure volte a promuovere le occasioni di confronto tra i due paesi al fine di valorizzare una soluzione comune dei problemi, le sinergie e le identitā comuni.

Prioritā 4: Assistenza tecnica
Sono state adotitate misure e attivitā destinate a sostenere le amministrazioni competenti per la gestione, l'attuazione, l'amministrazione, la sorveglianza e il controllo del programma. 


Descrizione delle zone ammissibili 

L'area transfrontaliera italo-svizzera fa parte principalmente della zona montagnosa situata nella parte centrale dell'arco alpino, che costituisce un grande sistema naturale e uno dei pių vasti centri turistici europei. Una piccola parte di questa area transfrontaliera, tuttavia, č una zona lacustre, densamente popolata e con una forte concentrazione di attivitā industriali e terziarie. L'81 % della popolazione č situato nel territorio italiano, che comprende: tutto il territorio della regione autonoma della Valle d'Aosta, le province di Vercelli, Biella e Novara, in Piemonte, le province di Varese, Como, Lecco, Sondrio, in Lombardia, e tutto il territorio della provincia autonoma di Bolzano. 

Per quanto riguarda il territorio svizzero, il programma č diretto al 18 % della popolazione, che abita nei tre cantoni del Vallese, del Ticino e dei Grigioni. I punti di forza della zona transfrontaliera italo-svizzera sono: le attivitā turistiche, che rappresentano un elemento centrale nell'economia di queste zone, la situazione generalmente positiva dell'occupazione, il basso livello di disoccupazione, la ricchezza della zona sotto il profilo delle risorse naturali. Tuttavia, la zona ammissibile č esposta anche ad alcune minacce, come: le intense correnti di traffico nell'arco alpino, il basso livello di formazione della popolazione di alcune zone montane italiane, e la relativa debolezza economica.