Le rocce |
Pagina 6 di 8 Dolomie, calcari dolomitici, gessiQueste rocce calcaree, sono presenti al contatto tra i calcescisti di Devero e lo gneiss del Monte Leone con affioramenti discontinui lungo una linea disposta tra Veglia, Devero, Binn fino alla Bocchetta d’Arbola. Si tratta di una fascia costituita prevalentemente da dolomie saccaroidi, marmi dolomitici, quarziti e carniole (caratterizzate dalla presenza di gessi) e sono caratterizzati da un colore grigio chiaro sulla superficie fresca, bianco-giallastro su quelle più alterate. Sono materiali dalle pessime caratteristiche geotecniche, soprattutto per il contenuto di gessi, caratterizzati da un comportamento di tipo plastico, e che costituiscono dei preferenziali orizzonti di scivolamento delle masse rocciose. Molto importante sul piano mineralogico è l’affioramento di Lengenbach, a monte di Infeld, caratterizzato dalla presenza di numerosi minerali e in cui è stata ricavata una vera e propria miniera sfruttata per l’estrazione di “cristalli”.
Una fornace era alimentata notte e giorno con fascine di legna per ottenere temperature di 800°-1000° (con un quintale di legna si otteneva un quintale di calce). La calce viva ottenuta veniva combinata con acqua per ottenere la calce spenta utilizzata in edilizia per fare malta legante. Aggiungendo altra acqua si otteneva il “latte di calce” con potere disinfettante e impiegato per imbiancare i muri. La calce era una risorsa importante per le comunità alpine e minuziose norme stabilite dagli Statuti ne regolavano la produzione e la vendita. Fornaci visitabili |