![Bosco di faggio Bosco di faggio](https://www.bacenobinn.it/itinerari/images/stories/boschi/05.jpg) Bosco di faggio Il Faggio (Fagus sylvatica), ritornato dopo le glaciazioni nelle nostre regioni circa 5.000 anni fa, prima dell’abete rosso e dopo l’abete bianco, è una specie strettamente legata alle condizioni climatiche, che mal sopporta il clima secco o il gelo, e forma estese foreste in purezza o mista ad abete bianco o abete rosso in queste valli del versante sudalpino, tra Canton Ticino e Valle Ossola.L’elevata piovosità che contraddistingue il territorio tra Valle Cannobina e Val Grande (con medie annuali delle precipitazioni che superano i 2.400 mm/anno) fa si che le faggete si spingano a tratti anche a 1.800 metri, altitudini considerevoli, dove di norma ritroviamo le conifere.
Sentiero tra Alpe Bliz e Pragrande. Pur non essendo il faggio una specie estremamente longeva, è possibile incontrare alcuni “giganti” risparmiati dal taglio dell’uomo. Situati in prossimità di baite od alpeggi venivano talvolta mantenuti con funzione di protezione.
![Giganti risparmiati dal taglio dell’uomo Giganti risparmiati dal taglio dell’uomo](https://www.bacenobinn.it/itinerari/images/stories/boschi/07.jpg) Giganti risparmiati dal taglio dell’uomo Questi boschi, un tempo sfruttati intensamente, oggi assumono sempre più pregio naturalistico e paesaggistico: il bosco di faggio rappresenta l’anima del Parco Nazionale della Val Grande, e uno degli elementi più rappresentativi delle Riserve Forestali svizzere delle Valli Onsernone e Vergeletto.
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