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L'architettura medioevale nelle terre di Cannobio |
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Nel 1342 i Cannobiesi si diedero spontaneamente ai Visconti, segnando la fine della repubblica di Cannobio e l'inizio di un lungo periodo, in cui le sorti di Cannobio e della sue terre furono legate al ducato di Milano.
L'architettura locale fra XIII e XV secolo mantiene caratteristiche costanti nel tempo, restando piuttosto indifferente alle evoluzioni stilistiche dei centri maggiori, come è tipico delle zone periferiche. Le differenze riscontrabili fra ciò che resta dell'architettura dell'epoca sono riconducibili più al tipo di committenza che a mutamenti di gusto architettonico; si può, ad esempio, osservare come più rustica sia l'architettura del borgo agricolo di Traffiume mentre a Cannobio, il centro principale, ci siano anche espressioni più raffinate, come alcuni pregevoli edifici civili e residenziali, simbolo del potere dei Vicini.
Gli edifici di maggior pregio si caratterizzavano spesso per i paramenti murari in pietra a vista costituiti da conci squadrati e corsi regolari. Elemento di grande riconoscibilità è il portale a dorso; in genere asimmetrico, ha spalle costituite da conci alternati posti in verticale ed orizzontale. L'architrave, che poggia su mensole, presenta a volte croci incise, in casi più rari in rilievo. Una tipologia più evoluta è rappresentata dai portali ad arco a tutto sesto o ad ogiva, che richiedevano una perizia costruttiva maggiore; erano realizzati con conci regolari, spesso con pietre diverse da quelle del paramento murario. A volte si alternavano pietre di colore contrastante creando, così, un effetto decorativo. Più rari e di epoca più tarda gli elementi in cotto, limitati ad alcune cornici di finestre.
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