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La tessitura |
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Quante abili mani e piedi si sono avvicendati tra navette, subbii, trama ed ordito perché il rotolo della “tela da cà” crescesse e si allungasse per far nascere camicie, lenzuola, tessuti e tappeti.
Possedere il maggior numero di pezze di tela fatte in casa o di capi di vestiario confezionati con esse era il vanto delle donne vigezzine.
Tramandate di generazione in generazione le pezze di tela diventavano spesso fonte di liti nelle spartizioni ereditarie. In Valle Vigezzo terminata l’epoca delle “telate” cioè delle donne specializzate nella tessitura, la tradizione è stata continuata in ambiente familiare, usufruendo di telai seicenteschi tramandati di madre in figlia e gelosamente custoditi, come l’antico sapere, nelle camerette del lavoro.
Sono nati così nuovi tessuti, con l’ausilio di fettucce, lane colorate e assemblate tra loro che la fantasia artistica delle donne vigezzine, ha trasformato in tappeti, tendaggi, scarpe, borse ed accessori gradevolissimi ed attuali.
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