Gli Oratori dedicati a San Rocco |
Scritto da Paolo | |
martedì 19 giugno 2007 | |
Negli anni 1513-14, una terribile ondata di peste infierisce sulle popolazioni ossolane falcidiandole: ovunque si organizzano lazzaretti per accogliere gli ammalati e in valle vengono istituiti turni di guardia per controllare la gente di passaggio avvistata dalle torri e dai campanili. Nel 1530 prima e nel 1630 poi, altre effusioni di peste toccano drammaticamente la Valle Vigezzo.
Dal punto di vista storico artistico, il più interessante tra gli oratori dedicati a San Rocco è quello di Crana, intersecato con il più grande oratorio di San Giovanni Evangelista. Il secondo oratorio oggetto di visita, è quello di Sagrogno, la magnifica frazione di Druogno circondata da prati e campi. L’ultimo degli oratori di fondovalle dedicati al Santo invocato contro la peste si trova a Villette, in zona Vallaro, sul selciato che porta verso il Museo della Cà di Feman. San Rocco a Crana All’interno, una traccia scritta chiarisce l’origine dell’edificio: "Olà viandante sappi che tutti gli abitanti di questa cittadina profondamente memori dei benefici ricevuti correndo il quinto anno da quando infierì una terribile peste, questa cappella eressero per voto e consacrarono al Dio Ottimo Massimo e a San Rocco alle idi di agosto 1534. Battista da Legnano, abitante a Varese, dipinse questa opera". Gli affreschi di questo apprezzato colorista di scuola lombarda, ricoprono interamente le due pareti del corpo dell’edificio, narrando la vicenda terrena di San Rocco (anche se il restauro operato da Luigi Morgari alla fine dell’Ottocento ha affievolito il fascino degli affreschi sulla parete a sinistra dell’altare). San Rocco a Sagrogno Oratorio di San Rocco a Sagrogno ha una struttura architettonica unica in Vigezzo: un’abside semicircolare aggettante verso nord e una pianta rettangolare molto semplice. Gli affreschi, di mano popolare, raffigurano:
Un cartiglio alla base dell’affresco della Madonna di Re posto in facciata (dove si trova anche un piccolo campaniletto) recita: ”Questo oratorio fu costruito nel 1453 e restaurato nel 1861” San Rocco a Villette Sorto nel 1655 grazie al generoso contributo di dieci libbre d’oro offerte da Lorenzo Tadina e dedicato a San Rocco in funzione protettiva, rispondeva all’esigenza dell’oblatore di avere una chiesetta più vicina a casa nella quale andare a messa. L’oratorio è una costruzione semplicissima, ma riccamente decorato e affrescato secondo una complessa simbologia:
Esiste anche un Oratorio dedicato a San Rocco in piena montagna (1640 m), alla Colma di Craveggia, raggiungibile in circa 45 minuti di cammino dall’arrivo della funivia della Piana di Vigezzo, prendendo il sentiero verso est indicato a lato del ristoro. Esso si trova in un’area punteggiata di coppelle su massi.
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Ultimo aggiornamento ( giovedì 03 gennaio 2008 ) |