Binn |
La Binntal (Valle di Binn) è una laterale del Goms, l'altipiano dell'Alto Vallese che fu la culla della civiltà walser. Una buona strada asfaltata lascia la valle del Rodano nei pressi di Lax per salire a Ernen, un villaggio senza tempo che sembra essersi fermato al Medioevo, immobile in un’austera armonia. La strada risale interamente la valle per terminare poco dopo Binn. La valle percorsa dal torrente Binna (la “Valle lunga” 15000 passi secondo Josias Simmler), dopo lo scosceso burrone dello Twingen a valle di Binn, si apre in praterie e pendii che non sono ostacolo al transito delle carovane. Tanto che alcuni storici contemporanei sostengono come la strada romana tra l’Ossola e il Vallese passasse per l’Arbola e non per il Sempione. Binn è toponimo collettivo in quanto, come in tutte le alte valli colonizzate dai Walser, è formato da numerosi minuscoli villaggi: Ze Binna, Wilere, Schimidigehischere (il capoluogo), Giesse e Fald. Tutte le borgate sono adagiate fra i prati dello stretto fondovalle percorso dal torrente Binna che dà il nome alla valle. L'intera valle è un gioiello alpino in quanto ha saputo conservare una sapiente armonia ambientale dove le scure case di legno, le chiese con i campanili aguzzi e i tetti d'ardesia, i ponti di pietra, i mulini ad acqua si fondono e quasi si perdono tra prati verdi, ripidi versanti boscati, giogaie e montagne coperte di neve. Un luogo severo e austero dove anche le nuove costruzioni rispettano rigorosamente una tipologia architettonica secolare. Le originarie case di legno di Muhlebach e gli edifici signorili sulla piazza dei paese di Ernen testimoniano la passata ricchezza e il potere politico delle famiglie benestanti di un tempo. Questi paesi ricchi di tradizioni non sono musei all'aria aperta, ma abitazioni e luoghi dove si svolge la vita quotidiana degli abitanti. Durante le feste e le manifestazioni, come il prestigioso “Festival della Musica” di Ernen, il “Mercato dei Minerali” a Binn oppure la “Sunnatreeluta” (il ruotare dei sole) la vita pulsa sulle piazze e nei vicoli dei paese. Binn è la capitale mineralogica del Vallese in quanto la valle, come anche tutto il displuvio italiano, è ricchissima di rare specie minerali che offrono cristalli bellissimi. A Binn il negozio dei fratelli Imhof è un piccolo museo di mineralogia e nella piazzetta del villaggio una pressa permette a grandi e bambini di rompere i sassi trovanti alla ricerca di cristalli. La tradizionale cultura contadina viene ancora oggi conservata e promossa con molti investimenti e con amore. I tre comuni della valle (Grengiols, Ernen e Binn) vogliono conservare l'unicità della loro cultura e mettere a buon frutto questa eredità naturale. Con queste premesse è nato il Landschaftspark Binntal (Parco Naturale di Binntal), contiguo al vicino Parco Naturale Veglia Devero. I due istituti di tutela creano una grande area protetta di 250 kmq nel cuore delle Alpi Lepontine. |