I Leponti e la necropoli di Binn |
La frequentazione in età antica degli alti valichi delle Lepontine occidentali è testimoniata da numerosi ritrovamenti lungo l'asse della Binntal e delle valli Antigorio e Devero. Nella fascia montana sopra Crodo, la cosiddetta "riviera antigoriana", numerose tombe di età romana testimoniano di insediamenti antichi nella valle. Nei pressi dell'hotel Ofenhorn a Binn è stata scoperta una piccola necropoli che copre un lungo arco cronologico (dal V secolo a.C. al III secolo d.C.). Le tombe a inumazione rivelano ricchi corredi caratterizzati dalle grandi spade di ferro, dalle fibule (fermagli a molla), da vasi “a trottola”, dai gioielli in argento e bronzo. Nel 1958 la scoperta di una tomba isolata a Baceno conferma una presenza umana nel II secolo d.C.. L’uomo di Baceno portò con sé nella tomba nove recipienti di ceramica, una fibula (fermaglio) di bronzo, sandali con suole chiodate adatti a camminare sugli impervi sentieri di montagna, un’accetta per tagliare gli alberi e combattere, una lama per cacciare e difendersi. Binn a nord e gli insediamenti sulla "riviera antigoriana" a sud dovevano essere i centri fra cui correva l'antica via dell'Albrunpass, percorsa da cercatori di cristalli, da cacciatori e dai primi mercanti all'alba della storia. I Leponti sono gli antichi abitanti in età protostorica della regione. Essi svilupparono una propria civiltà nel I Millennio a.C. (età del ferro) in un’area comprendente il Canton Ticino, il Verbano, la Val d’Ossola e l’Alto Vallese. In questo periodo le aristocrazie guerriere rafforzano il loro ruolo con il controllo dei valichi alpini. Emergono manifestazioni religiose come il “culto delle alture” tipico dell’Età del Ferro. Questo culto esprime divinità come Poeninus, Albiorix (il re dell’alpe) e Segomo Dunatis (dell’altura). |