Soldati lungo la via d’Arbola |
Nell’autunno 1425, un contingente di 500 soldati svizzeri guidati da Pietro Risse si trovarono assediati in Domodossola dalle truppe del ducato di Milano. In loro soccorso una colonna di 3000 soldati svizzeri valicò il 13 novembre la Bocchetta d’Arbola in una giornata fredda con le rocce imbiancate dai primi fiocchi di neve. Raggiunta Domodossola, i ducali rinunciarono alla battaglia e gli Schutze tornarono sui propri passi con artiglieria e cavalli prima che l’inverno bloccasse ogni via di ritorno. E’ solo uno dei molti episodi che per secoli vide l’Arbola come luogo di transito di uomini armati nelle lunghe contese tra il Ducato di Milano, il Vallese e la confederazione. Nel XVI secolo in Valle Antigorio venne realizzato un efficiente sistema difensivo che permetteva di comunicare con fuochi e fumo dai villaggi ai piedi dei valichi alpini al Lago Maggiore fino ad Arona. Il sistema di torri della valle del Devero aveva tre capisaldi: la torre di Baceno, il campanile di Croveo e lo sbarramento del Passo. L’ardito torrione del Passo, a tre piani e con doppia porta arcuata, fungeva anche da posta per il pagamento del pedaggio da parte delle carovane di mercanti che si accingevano a valicare la Bocchetta d’Arbola per raggiungere i ricchi mercati della Svizzera centrale. |