I canali di irrigazione e la Casa dell’acqua a Üf en Egge |
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Canali di irrigazione L’acqua era captata dai fiumi e dai torrenti, deviata lungo i versanti delle montagne, attraverso canali costruiti con grande precisione nel terreno, nella roccia, o attraverso canali di legno a inclinazione costante, adattandoli ai rilievi tormentati, talvolta ricorrendo a tralicci in legno alti alcuni metri. Col tempo e con i moderni acquedotti furono abbandonati, fino ad una loro recente rivalutazione come patrimonio culturale. Alcuni sono stati restaurati e parte degli antichi sentieri di manutenzione sono oggi mete di turismo escursionistico molto frequentate: per la maggior parte seguono un percorso pianeggiante, attraversando boschi, gole, versanti, prati, snodandosi tra panorami spettacolari. I principali canali di Ernen erano quattro: “Drusera”, “Dorfera”, “Kummera” e “Whur”, in parte restaurati, grazie agli interventi di associazioni culturali. Nell’eventualità che i canali rimanessero danneggiati a causa delle intemperie o per le frane, esistevano riserve d’acqua che venivano ricavate attraverso bacini artificiali, i “Putz”, oppure grandi cisterne in legno situate vicino agli edifici. La “Putzhaus” (Casa dell’acqua), rustica casa in legno con una grossa cisterna sotterranea, era adibita a riserva d’acqua. Nel suo interno sono presenti anche tre tronchi scavati utilizzati come abbeveratoi per il bestiame. INFO: Ernen Turismo |
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